Champions League, PSG e Basaksehir lasciano il campo per protesta dopo la frase razzista del quarto uomo

9 Dicembre 2020
- Di
Redazione JN
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Tempo di lettura: 2 minuti

CHAMPIONS LEAGUE PSG BASAKSEHIR COLTESCU – Ha del clamoroso quanto accaduto ieri sera a Parigi. Al tredicesimo minuto di gioco del match tra PSG e Istanbul Basaksehir, valido per la sesta giornata del Gruppo H della massima competizione continentale per club, il quarto uomo Sebastian Coltescu si sarebbe reso protagonista di una frase razzista indirizzata ad Achille Webo, l’assistente del tecnico dei turchi Buruk. A fronte dell’indignata, e legittima, reazione di protesta dello stesso Webo e di Demba Ba, giocatore che sedeva sulla panchina della formazione turca, l’arbitro ha temporaneamente sospeso il match. Nessuno, in quel momento, avrebbe però potuto immagnare il pandemonio che si è scatenato successivamente...

Champions League, la storica decisione di PSG e Basaksehir sull’episodio Coltescu-Webo

I giocatori di entrambe le squadre si sono avvicinati a bordo campo per chiedere lumi su quanto fosse accaduto: nel frattempo il tecnico Buruk si era fatto espellere dall’arbitro Hategan per le reiterate proteste sull’episodio. Di lì a poco, il vivace conciliabolo tra i giocatori delle due contendenti ha portato ad una decisone storica: abbandonare il terreno di gioco. Inutile è stata, molti minuti dopo, la successiva mediazione dello stesso Demba Ba, atta a poter riprendere a giocare sostituendo Coltescu con un diverso quarto ufficiale di gara. Il match è stato defintivamente sospeso e verrà recuperato oggi, con calcio di riavvio fissato alle 18:55. Le due squadre torneranno in campo, con una nuova sestina arbitrale, per riprendere il match dal tredicesimo. Un minuto che, in ogni caso, è destinato a restare per sempre nella storia del calcio europeo e mondiale.

Le “giustificazioni” di Coltescu, l’indagine aperta dalla UEFA e la solidarietà di Mbappé

Coltescu si sarebbe giustificato sostenendo che nella sua lingua madre – il romeno, utilizzato per comunicare col direttore di gara, ndr – il termine “negru” non avrebbe connotazioni razziste. Ovviamente non è stato dello stesso avviso Demba Ba, il quale ha affrontato a brutto muso il quarto ufficiale. La UEFA, con un comunicato apparso sul profilo Twitter, ha aperto un’indagine sull’accaduto.

Sempre in serata, Kylian Mbappé ha espresso la sua solidarietà a Webo per quanto avvenuto. Anche lo stesso club turco, sempre a mezzo social, ha ribadito la necessità di dire stop al razzismo.

L’eco di quanto successo a Parigi non è destinata a quietarsi. Metaforicamente, è sceso in campo anche il Presidente della Turchia Erdogan, il quale ha condannato con severità l’episodio attraverso un comunicato stampa. Anche i giornali di tutta Europa oggi in edicola danno ampio risalto all’accaduto: forti le prese di posizione di AS e de L’Equipe.

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