Coronavirus e Serie A, si studia una bolla stile NBA per evitare contagi tra i giocatori

12 Ottobre 2020
- Di
Redazione JN
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CORONAVIRUS SERIE A - Mentre il Comitato Tecnico-Scientifico vara le nuove regole della quarantena, col periodo di isolamento ridotto a 10 giorni e valorizzazione dell'esame sierologico negativo per i contatti stretti dopo il decimo giorno, le alte sfere del mondo del calcio, dello Sport e della stessa politica studiano soluzioni per garantire condizioni di salute ancor più sicure. Secondo quanto riportato quest'oggi da Repubblica, l'esempio NBA potrebbe essere preso a modello.

Il modello NBA

La Lega professionistica statunitense ha chiuso i battenti proprio nella notte scorsa col successo finale dei Los Angeles Lakers di LeBron James ai danni dei Miami Heat. Per 3 mesi ed oltre, le squadre sono rimaste in quella che è stata denominata "la bolla di Orlando": nessun contatto esterno. Nessuno entra e nessuno esce. I membri delle varie franchigie, adeguatamente sottoposti a tamponi, hanno terminato senza rischi la stagione. L'applicabilità di questo modello alla Serie A consisterebbe nel chiudere in ritiro i giocatori per 14 giorni, con test ogni 4 giorni. Si uscirebbe dalla bolla solo per giocare. In questo modo verrebbero smaltiti i giocatori attualmente positivi, e verrebbero evitati nuovi contagi.

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