La scalata di Arthur: il brasiliano è pronto a prendere in mano il centrocampo bianconero

20 Novembre 2020
- Di
Redazione JN
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Tempo di lettura: 2 minuti

ARTHUR JUVENTUS - Già vi abbiamo raccontato, un paio di giorni fa, dell'ottima prestazione, condita da gol, di Arthur Melo con la maglia della Seleçao. Il centrocampista verde-oro, approdato alla Juve nel famigerato scambio che ha portato Pjanic in blaugrana, sembra finalmente aver ingranato la marcia giusta. Nonostante la posizione assunta in campo nel vittorioso match con l'Uruguay non sia propriamente la stessa occupata nella Juve nelle relativamente poche apparizioni fatte finora, Arthur è parso a proprio agio. Padrone della situazione, e del centrocampo, l'ex Barcellona è uscito nettamente vittorioso dal confronto a distanza col dirimpettaio Bentancur. Guarda caso uno dei suoi rivali per un posto da titolare nell'undici di Pirlo. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola evidenzia l'importanza della duttilità di Arthur, forse frettolosamente etichettato come playmaker puro e nulla più.

Arthur, la nuova risorsa della Juventus

Finora l'impatto dell'ancor giovane brasiliano non ha fatto stropicciare gli occhi a tifosi ed addetti ai lavori. Vero è che le giustificazioni sono tante: innanzitutto c'è il ritardo nella condizione fisica, dovuta ad un precedente infortunio. Poi la continua ricerca, da parte di Pirlo, di un modulo che esalti le qualità del materiale a disposizione. E poi c'è la concorrenza, molto folta: di Bentancur abbiamo già detto, ma non dobbiamo dimenticarci di Rabiot, ormai un giocatore trasformato, e dell'infaticabile McKennie. Poi ci sarebbe anche Ramsey, un altro che il tecnico è stato capace di rigenerare con buoni risultati.

La posizione di Arthur nella Juve

Nella Juve Arthur è stato spesso schierato come partner dell'altro centrale, di solito Rabiot, occupante la linea mediana a due. Nel Brasile però l'ex Barça si è ben destreggiato, forse sorprendentemente, come mezzala sinistra in un centrocampo a tre. Questo apre a Pirlo possibilità quasi illimitate nella scelta di interpreti e moduli da mandare in campo. Arthur, che si ispira nemmeno troppo velatamente a Xavi, designato come suo idolo, può assurgere al ruolo di jolly di centrocampo senza per questo rinunciare alle geometrie di Bentancur o alle sgroppatedel Duca. Pirlo ha una bella margherita da sfogliare in vista dei prossimi impegni...

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