Roma, Mourinho: "È il risultato che conta, ma sono contento"

30 Dicembre 2023
- Di
Redazione JN
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Nella foto Josè Mourinho a bordo campo all'Allianz Stadium. Qui le dichiarazioni dell'allenatore della Roma nel post gara del match con la Juventus.
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Tempo di lettura: 2 minuti

MOURINHO JUVENTUS ROMA CONFERENZA - Qui di seguito potete trovare le parole di Josè Mourinho rilasciate ai microfoni di DAZN, Sky e in conferenza stampa, al termine di Juventus-Roma giocata all'Allianz Stadium di Torino.

Mourinho, le parole nel post di Juventus-Roma

Preparazione alla partita e approccio

"Esatto abbiamo parlato di questo prima della partita. Abbiamo creato molto di più di quello che ti aspetti di fare contro il muro di Torino. Nel primo tempo siamo stati la squadra con più qualità di gioco. Gli abbiamo creato problemi con la posizione di Paulo. É mancato il gol, contro la Juve se ti difendi basso e compatto poi succede come nel secondo tempo che prendi un gol con due rimbalzi. Poi loro si abbassano e hanno un muro con giocatori forti. Sono contentissimo della personaltà dei giocatori".

Differenza tra la Roma in casa e fuori casa

"In casa siamo più forti ma non siamo solo noi così. Quando si parla della Roma si deve parlare con rispetto di tutto ciò che stiamo facendo. Sono il primo a dire che manca un pò di personalità. Siamo venuti allo Stadium contro una squadra motivata dal risultato dell'Inter e che lotta con lo scudetto. Nel primo tempo siamo stati migliori. Chiaro che l'1-0 abbassa a loro la pressione psicologica. Il risultato è quello che conta però , ma sono contento per la qualità del gioco e dell'atteggiamento della mia squadra".

Pellegrini non è riuscito a dare il suo contributo, Lukaku invece quasi mai si posiziona in area: cosa pensa?

“Dybala e Bove e poi Pellegrini hanno avuto tanto il pallone e per Danilo e Gatti era difficile arrivare su di loro perché erano lontani. Abbiamo avuto tanto la palla, abbiamo creato tanto. Hai ragione nel dire che fai tanti cross qui ti aspetti l’ultimo tocco in area di rigore, Lukaku si abbassava per scambiare con Dybala e magari poi lì hai ragione che non arriva. Poi nel secondo tempo difficile con la Juve. Poi anche lo stadio è educato a questo modo, se bisogna stare solo difensivi va bene l’importante è il risultato. Per questo siamo arrivati per segnare per primi ma non ci siamo riusciti”.

Che 2023 è stato per lei?


“In condizioni normali sarebbe un anno storico per la Roma. La Roma che vince per due anni di fila una competizione europea, a giocare una Supercoppa Europea, a giocare la Champions come vincitrice dell’Europa League. In condizioni normali sarebbe un anno storico per la Roma. Il dio del calcio non ha voluto però non è stato lui ma una serata infelice di un gruppo di arbitri di livello top. La Roma ha fatto qualcosa di straordinario ad arrivare in quella finale che meritava di vincere. Ora siamo a cinque punti dal quarto posto in questo metà anno, faremo tutto il possibile per stare lì vicino. In questo momento è naturale allontanarsi da quel target ultra ambizioso visto il calendario. Finiamo però con una sconfitta che mi dà gioia in certe cose: Ndicka, Cristante, Bove”.

Quanto può incidere il mercato per migliorare la rosa?

“Oggi abbiamo perso Ndicka. Io invece di pensare al mercato preferisco pensare che non ho lui ma devo giocare il 3 con la Cremonese che è una squadra molto buona. Non c’è Ndicka, non c’è Smalling, non c’è Kumbulla, forse non c’è Mancini che nel secondo tempo quasi non riesce a correre. Ma non sarò qui a piangere per il mercato o paragonarmi con qualche club che farà mercato. Se arriva ottimo, altrimenti saremo sempre là”.

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