Nedved: "Futuro? Vogliamo tornare a vincere. Dybala? Richieste altissime..."

11 Maggio 2022
- Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

NEDVED JUVENTUS INTER INTERVISTA FINALE COPPA ITALIA - Queste le parole di Pavel Nedved, vice presidente della Juventus, intervistato da Mediaset poco prima del fischio d'inizio della finale di Coppa Italia contro l'Inter.

Finale Coppa Italia, l'intervista a Nedved prima di Juventus Inter

"È la formazione giusta? Sì, può darsi, ma è sempre il mister che decide quelli che stanno meglio, quelli che vede meglio in allenamento, quelli che possono giocare una finale, perché giocare una finale è diverso dal giocare una partita di campionato. La scelta va su questi aspetti".

Agnelli ha detto che è una torta, non una ciliegina

"Sì, sono d'accordo, perché noi abbiamo raggiunto la qualificazione in Champions League con abbastanza tranquillità, di quello siamo molto contenti. Poi ovviamente questo è il secondo traguardo che abbiamo raggiunto, abbiamo raggiunto una finale e anche di questo siamo molto contenti. Poi in futuro vogliamo tornare a vincere, questo è chiaro".

Su Vlahovic: deve crescere ancora o la squadra deve aiutarlo di più?

"La verità sta sempre nel mezzo, perché se vi ricordate il ragazzo era partito molto molto bene, eravamo entusiasti tutti quanti, abbiamo visto che ha segnato anche gol. Poi non è solamente il peso della maglia, credo sia anche naturale stanchezza, perchè lui a Firenze ha fatto già tanti gol, ha proseguito i primi mesi con noi, adesso può essere una stanchezza fisica. Ma questo non vuol dire niente, lui è presente, per come si allena è giusto che sia in campo, perchè è un ragazzo con tanta volontà e noi siamo molto contenti di lui".

Dove si è arenata la trattativa con Dybala?

"È difficile dire dove precisamente, noi abbiamo valutato il giocatore su tutti gli aspetti, quello che ci dà in campo, fuori dal campo, è stato valutato complessivamente al 100%. Dire dove è difficile. Ovviamente le sue richieste erano altissime, che è giusto perché è un giocatore forte. Noi non ce la sentivamo e le nostre strade si sono divise. Ma non vuol dire che il giocatore non sia valido. Il giocatore è molto forte".

Su Chiellini: pronti a stringervi tra voi dirigenti?

"Assolutamente sì. È un'icona non solamente italiana, io lo vedo come un'icona mondiale, va lui la scelta, su cosa vorrà fare. Basta che sia felice, merita tutto il bene del mondo, noi siamo aperti a tutto, lasciamo decidere a lui".

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