Cambiaso: "Sono cresciuto molto, con Allegri..."

20 Dicembre 2023
- di
Redazione JN
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CAMBIASO INTERVISTA JUVENTUS- Cambiaso ha concesso una lunga intervista a Dazn

Le parole di Cambiaso a Dazn

"A Torino sto molto bene, è una città molto bella. Mi trovo molto bene, qui non ti fanno mancare davvero nulla. È una società incredibile. Contro il Genoa è stata emozionante, mi sono proprio divertito. Quando siamo entrati in campo è partito l'inno del Genoa è stata dura trattenermi perché volevo cantarlo. È stata una grande emozione, c'erano i miei genitori e tutti i miei amici. Anche l'inno della Juve mi piace, son sincero. Contro il Napoli lo stadio ha continuato a cantarlo quando è iniziata la partita, mi piace molto. È stata una settimana un po' tosta quella prima del Genoa, l'ho giocata tante volte prima di scendere in campo. Ridevo in continuazione, per me era come tornare bambino.

Ci racconta qualcos'altro?


"Vi racconto un altro aneddoto. C'era uno dei migliori amici, che mi conosce da quando ho due anni. Mi ha detto: 'Ti ho fischiato dall'inizio alla fine'. Quando ho battuto un angolo vicino alla Nord e mi hanno fischiato, mi sono messo a ridere. Questo mio amico è malato di calcio.

Una differenza nel salto alla Juve?


"L'attenzione su ogni minimo particolare è la differenza tra la Juve e le altre. Incredibile, non si lasciano sfuggire nulla. Stamattina quando abbiamo fissato l'intervista mi hanno detto di mangiare prima anche per digerire in vista dell'allenamento delle 14:30".

Con Allegri come si trova?


"Ho un ottimo rapporto con lui, sono toscani e simpatici sia lui sia Landucci. Ci facciamo del ridere. Mi sta cambiando nel senso che mi accorgo di esser diventato molto più pensante, prima ero più istintivo, cercavo sempre la giocata. All'inizio il mister mi diceva che ero troppo aggressivo e andavo fuori tempo venendo saltato. Ora sono più paziente e intelligente in campo. Sono migliorato molto.

Si trova bene da ala destra?


"A Bologna era un gioco un po' diverso. Con McKennie sappiamo interpretare abbastanza bene entrambe le posizioni. Io nasco da mezzala, non è una cosa del tutto nuova. Basta uno sguardo per modificare le posizioni. Questa cosa sta funzionando bene, penso che non dare riferimenti agli avversari sia importanti. Fondamentale creare un'alchimia fuori dal campo per essere più uniti. Il gruppo è alla base per la creazione di una mentalità vincente. Noi siamo lì solo per l'unità del gruppo, sono convinto".

Giocatori con cui ho legato di più?


"Quelli con cui sono più legato sono Nicolussi, Miretti e Fagioli. Nicolussi ragazzo d'oro, con cui mi ritrovo. Anche lui ha avuto infortuni al ginocchio, non si è mai arreso".

Allegri le ha detto qualcosa di particolare?


"Ci avevo parlato, ho bisogno di credere in qualcosa e ho cercato di dare il meglio a Bologna per tornare qui l'anno successivo. Sono andato in tournèe senza sapere se sarei rimasto. Ho fatto molto bene nell'atteggiamento, il miglior ritiro da quando ho iniziato a giocare. Sapevo della grandezza di questo club. Cerco di migliorare il più possibile, un mese fa non ero così. Devo essere equilibrato per migliorarmi ancora. Un mio vecchio mister diceva che la difficoltà è rimanerci in cima. Basta un attimo per cadere".

Ora sfidate il Frosinone.


"Sarà molto tosta e molto dura. La partita di ieri l'abbiamo vista tutta, hanno fatto la storia a Napoli. Frosinone squadra molto giovane che ama giocare a calcio".

Sorpreso dal suo Bologna?


"Mi aspettavo un campionato così. L'anno scorso avevamo fatto vedere delle cose non tanto normali, tra virgolette. Calafiori ragazzo d'oro, Zirkzee era quasi inspiegabile che non giocasse, anche se c'era Arnautovic. Però mi aspettavo potesse lottare per la zona Europa".

Chiusura sugli obiettivi.


"Al di là di quello che si legge sui giornali, noi ci guardiamo più dietro. È la verità, continuiamo sul nostro percorso. 37 punti in 16 giornate sono un buon risultato, dobbiamo continuare con i nostri mezzi perché possiamo farlo".

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