Danilo, ex capitano della Juventus e oggi punto fermo del Flamengo, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport in vista del big match di Champions League tra Real Madrid e Juventus. Il difensore brasiliano ha parlato del suo ritorno in patria, dell’addio ai bianconeri, del momento della Juve sotto Tudor e della crescita di Kenan Yildiz, giovane simbolo del nuovo corso juventino.
"Non ho rimpianti, fino all’ultimo giorno ho dato tutto ciò che avevo dentro: impegno, dedizione, la voglia di restare, l’amore per il club. Alla Juve ho imparato tanto e dato tanto tanto tanto, è finita perché la vita è così, le cose succedono per un motivo che magari sul momento non è chiaro, ma tra qualche anno penso si capirà meglio".
"In questi momenti serve compattezza, tutti si devono aiutare, ora c’è la Champions, la sfida con il Madrid può essere un’opportunità. Nelle difficoltà la Juventus non molla mai. Da fuori mi pare però che rispetto a un anno fa lo spirito sia diverso, l’atteggiamento differente: c’è una chimica tra calciatori e mister che prima non si vedeva, poi è chiaro, contano i risultati".
"Ci vuole pazienza, hanno cambiato diversi uomini e il mercato è stato ritardato, cosa che ha condizionato la preparazione. Non sarà un anno facile per la Juve ma ho fiducia in Tudor".