Allegri: "Domani partita difficile. Su Morata deciderò oggi"

24 Aprile 2022
- Di
Arianna Botticelli
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SASSUOLO JUVENTUS CONFERENZA STAMPA ALLEGRI - Al pari di Alessio Dionisi, anche Massimiliano Allegri si è presentato ai microfoni della conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Juventus. Di seguito le parole del tecnico bianconero, raccolte da Tuttomercatoweb.com.

Sassuolo-Juve: la conferenza stampa di Allegri

"Domani sarà una partita difficile perché il Sassuolo arriva da una sconfitta ed è sempre difficile da affrontare quando lo prendi dopo una sconfitta, è una squadra tecnica in un'ottima posizione di classifica. Per loro è una partita importante perché battere la Juve sarebbe un risultato prestigioso, bisogna fare una partita giusta, di tecnica, seria altrimenti ne verremo fuori con le ossa rotte".

Scelte a centrocampo

"Dopo l'allenamento deciderò. Arthur non recupera, speriamo di riaverlo con il Venezia mentre gli altri son tutti fuori. Siamo i soliti, dopo l'allenamento valuterò chi far giocare. Ci sarà qualche cambio, a centrocampo dipende come stanno. Devo vedere se ha recuperato Danilo, le condizioni di Zakaria che ne ha giocate due di seguito, e di Rabiot. McKennie e Locatelli? McKennie ieri ha fatto i primi passi di corsa, quindi meglio però dai primi passi di corsa a mettersi a disposizione ce ne passa e non mancano molti giorni alla fine della stagione. Locatelli è ancora indietro, non so se riuscirà a tornare prima della fine della stagione".

Altri dubbi di formazione

"De Ligt sta bene, ce la fa a giocare, ha 22 anni. Devo scegliere uno fra Bonucci e Chiellini. Morata devo decidere oggi, li ho tutti a disposizione. La cosa più importante contro la Fiorentina è che tutti quelli dalla panchina sono entrati bene, quando entrano così la squadra non abbassa il livello tecnico e di intensità e questo è un vantaggio".

I rapporti con il Sassuolo e un commento su Dionisi

"Di me di Sassuolo non c'è più niente, solo un grande affetto con chi è ancora lì. C'è ancora Magnanelli, Remo Morini, Giovanni Rossi a cui sono molto legato. E sono ancora legato alla famiglia Squinzi, ai figli ma soprattutto ero legato al dottore e alla moglie. Per me lì è stato un anno importante e quando torno è sempre un piacere anche se ultimamente mi hanno detto qualche dispiacere. È una bella realtà, sono molto bravi, fanno ottime cose soprattutto perché sono bravi a scegliere i giocatori e in questo Giovanni Rossi è molto bravo. Dionisi? Non ho la presunzione di dargli consigli. Si è calato molto bene nella realtà Sassuolo, la squadra gioca bene e ha continuato bene il lavoro di De Zerbi mettendoci delle sue cose. Giocano partite molto semplici, con giocatori di ottima qualità. Insieme a Italiano, Thiago Motta è uno dei giovani di prospettiva che può andare ad allenare le prime tre grandi squadre italiane. Questo è un bel segnale, poi è chiaro che da allenare una squadra dove non hai la responsabilità di vincere a una in cui devi vincere non c'entrano più e robe tecniche e tattiche. Vanno sommate altre cose che o hai dentro o non puoi allenare".

La crescita della squadra Primavera

"Mi è dispiaciuto molto per la Primavera, purtroppo il calcio è questo: da una partita praticamente persa dopo dieci minuti a essere rientrati per l'episodio della partita e poi la lotteria dei rigori. Hanno fatto una grossa Youth League. C'è stato un ottimo lavoro del settore giovanile, c'erano i due di centrocampo che sono cresciuti insieme, credo che li allenasse Riccardo Scirea a otto anni. Credo che nel settore giovanile il senso di appartenenza sia molto importante. I giocatori che arrivano in prima squadra crescono nei settori giovanili da quando hanno 8-10 anni, difficilmente ci arrivano quando sono in età avanzata. Son statistiche che ho visto qui alla Juve, ho visto al Milan. Il settore giovanile della Juventus sta facendo un ottimo lavoro, l'allenatore è stato molto bravo. Poi l'aggiunta della seconda squadra è importante perché il passaggio dalla primavera alla rima squadra è difficile, poi alla Juventus è ancora più pesante. Il passaggio della Lega Pro è un percorso più naturale. Poi ci sono i fenomeni che vanno direttamente in prima squadra, ma parliamo di uno ogni cento milioni".

La chiosa per Tacconi

"Voglio fare un grosso in bocca al lupo a Stefano Tacconi, speriamo di rivederlo il più presto possibile".

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