Allegri: “Dispiace per Pogba. Vlahovic e Chiesa buona partita"

3 Settembre 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Massimiliano Allegri Empoli Juventus intervista Serie A 2023-2024
Tempo di lettura: 4 minuti

ALLEGRI EMPOLI JUVENTUS CONFERENZA - Queste le parole di Massimiliano Allegri rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Empoli e Juventus in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN e Sky Sport.

Empoli Juventus, la conferenza stampa e l’intervista di Allegri

"Abbiamo fatto una buona partita contro un Empoli sembre fastidioso, abbiamo sofferto poco o niente. Dovevamo essere più sereni negli ultimi metri, abbiamo avuto molte occasioni. Sono cose da migliorare durante l’anno".

Le condizioni di Pogba

"Ora non sappiamo niente. Ha avuto una fitta dietro. Vedremo gli esami domani o dopodomani che diranno. Dispiace perchè era entrato bene. Speriamo che non sia niente di grave, perchè stava trovando anche una condizione accettabile. È un giocatore diverso dagli altri, si è visto quando entrato, il modo di gestire la palla, quindi dispiace".

Cambiaso e Weah

"Cambia che Weah era un po' stanco, ha ricevuto tante informazioni nel campionato italiano pieno di tattica, fisicamente abbiamo lavorato molto e pensavo che avesse bisogno di venire in panchina, e soprattutto era un cambio importante perché devo capire chi può cambiare la partita e Weah è uno di questi, appena entrato ha fatto bene così come Cambiaso. Kostic ha fatto una buona gara, è un giocatore solido anche se nelle prime partite non ha giocato". 

La coppia Vlahovic-Chiesa

"Hanno fatto una buona gara tutte e due, stanno crescendo, contento che Fede abbia fatto gol, dispiace per Dusan che ha sbagliato il rigore ma ha fatto una buona gara e rispetto alla gara di Udine, dove aveva fatto gol, ha giocato oggi una buona gara tecnicamente valida così come Fede, sono stati vicino, abbiamo avuto delle buoni soluzioni e possiamo solo migliorare così come è entrato Milik e Kean, c'è bisogno di tutti e un ritmo alto per impensierire le squadre avversarie ed entrare tra le prime quattro.

Se hanno cercato la profondità? Lo hanno fatto, è una questione di intesa tra centrocampisti e attaccanti ed è normale che quando giochi contro una difesa alta devi trovare il tempo giusto, possiamo far meglio soprattutto nella precisione ma i due attaccanti si sono messi bene sia nella fase difensiva e offensiva". 

Differenza con la gara di Udine

"A Udine abbiamo fatto un secondo tempo brutto, abbiamo subito 14 tiri in porta e io a fine partita non ero contento. Mi sorprendevano infatti tutti questi elogi che venivano fatti alla squadra. Oggi è stata una buona partita, dire che potevamo fare qualche gol in più. Bisogna migliorare la lucidità negli ultimi trenta metri, però i ragazzi sono stati bravi, chi ha giocato, chi è entrato e anche chi non è entrato. C'è un buono spirito da parte di tutti, la voglia di fare una stagione importante in campionatl e Coppa Italia".

Dove si deve migliorare

"Abbiamo fatto una buona gara come geometrie, venivamo dalla gara di Udine, poi abbiamo lavorato molto e piano piano siamo usciti contro il Bologna ma nel secondo tempo avevamo fatto bene. Da ottobre dobbiamo trovare una condizione importante dove inizieremo a correre seriamente. Locatelli? Ha fatto una buona gara e si è fatto trovare pronto a giocare la palla dietro, anche McKennie e Miretti che però deve migliorare nel cercare di dare la palla di prima e nel fare gol. Sull'orgoglio è normale, non ci giocheremo la Champions e non piace a nessuno. 

A settembre giocheremo due partite dopo la sosta, dobbiamo solo migliorare, l'età si è abbassata e ci vuole pazienza, ci sono squadre più attrezzate come Inter, Napoli e Milan ma noi dobbiamo essere bravi ad arrivare tra le prime quattro e rimanere attaccati a loro poi il calcio è bello perché è strano e tra 3 mesi sei in lotta per lo Scudetto poi noi dobbiamo fare un passetto alla volta, non perdere le nostre caratteristiche e il nostro orgoglio, poi se vogliamo dire che la Juve è favorita per lo Scudetto lo diciamo ma per me lo sono Inter, Napoli e Milan. Erano anni che la Juve era distante solo due punti dalla vetta" 

Su Magnanelli

"Quando l'ho allenato avevo detto che sarebbe diventato allenatore. Lui come Paolo Bianco che è arrivato lo scorso anno, sono due ragazzi che ho voluto, danno energia e sono contento del suo arrivo. Noi qualche partita l'abbiamo vinta in questi anni, io dico sempre che i collaboratori devono essere più bravi dell'allenatore, poi il calcio è fatto anche di equilibri, l'intelligenza degli allenatori è capire la squadra che hai a disposizione, se hai una pistola non puoi fare la guerra ai carri armati, devi trovare un'altra strategia".

Su Kostic

"Assolutamente no, c'era Cambiaso che aveva iniziato molto bene, Filip era un po' in difficoltà fisica, la dimostrazione è che a Udine Cambiaso ha fatto una buona partita. Oggi c'era bisogno di ampiezza, Filip è un giocatore di affidabilità, c'era bisogno di fare cross e oggi lo ha fatto nel migliore dei modi. Sono contento, perchè poi comunque, giocare alla Juve una partita è facile, giocarne una dietro l'altra è difficile. Ci sono dei ragazzi che non sono abituati a giocare una partita dietro l'altra alla Juventus, perchè magari vengono da altre squadre, quindi il dispendio di energie oltre che fisiche, anche mentali è molto alto, hanno bisogno di recupero e Cambiaso in questo momento ha bisogno un pochino di recuperare, di tranquillizzarsi nel giocare la partita. Stasera è entrato e ha fatto bene, è stato un buono sostituto".

Su Danilo

"Lo è, anche a livello di esperienza ne ha più di tutti come Alex Sandro. Perin sta diventando un leader dello spogliatoio, Rugani stesso dopo 8 anni di Juventus si fa sentire. C’è un gruppo che ha voglia di fare cose importanti. Ci sono tre squadre che hanno l’ambizione di vincere lo Scudetto, noi abbiamo il desiderio di lottare per lo Scudetto. L’obiettivo primario è tornare in Champions".

Obiettivi per la stagione

"Non è che non abbiamo l’ambizione. Noi siamo giovani, in mezzo ai giocatori di meno esperienza ci devi mettere degli errori. Su questo ci lavoriamo. L’importante è che quando andiamo in campo dobbiamo essere solidi, gestire i momenti della partita. Se hai una solidità difensiva ti permette di essere più bravo in fase offensiva. Su questo stiamo lavorando bene, e corriamo. Scudetto? Dobbiamo avere l’ambizione e il desiderio. Le possibilità sono che dobbiamo lavorare velocemente per migliorare i singoli e la squadra. Il DNA della Juventus è specifico, noi dobbiamo avere entusiasmo e voglia di fare, arrivando al 30 dicembre attaccati alle prime 4. Essere a 2 punti da Milan e Inter, che insieme al Napoli hanno la possibilità di vincere il campionato, è una soddisfazione".

Su Gatti

"Sì a Udine ho preferito a lui Alex Sandro, che aveva giocato bene. Oggi ho scelto Gatti non per bocciare Alex Sandro. Entrambi sono sereni quando giocano".

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