GASPERINI CONFERENZA ATALANTA JUVENTUS - Queste le parole di Gian Piero Gasperini rilasciate in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN, Sky Sport, Rai Sport e Atalanta.it al termine della sfida di Serie A tra Atalanta e Juventus.
"Secondo me l'Atalanta è sempre stata lucida al di là dei minuti finali, abbiamo fatto la partita compatibilmente con la fatica. Abbiamo avuto buone situazioni anche nella ripresa. Nei primi minuti siamo partiti abbastanza bene, poi ci siamo abbassati troppo, questo favoriva la pericolosità della Juventus. Li abbiamo costretti a giocare spesso dietro, abbiamo avuto anche l'occasione di costruire ottime situazioni da gol, oggi l'episodio non è stato premiato, abbiamo giocato per un risultato solo, potevamo battere la Juve, era l'unico risultato che ci avrebbe permesso di rientrare nella corsa Champions. A questo punto però l'Europa è fattibile.
"La Juventus è indubbiamente forte, noi abbiamo giocato per un risultato solo, battendoli potevamo giocare per la Champions. Abbiamo fatto questa gara con l'energia giusta, purtroppo non è andata bene, dobbiamo guardare avanti con fiducia. Infermeria piena? Ci siamo trovati nel momento decisivo con qualche infortunio nello stesso reparto, ma chi ha giocato ha fatto bene".
"Avevamo bisogno di avere un po' più di spinta, quando è entrato in campo c'era più energia. Si è fatto male abbastanza presto, siamo rimasti senza possibilità di cambi. Ederson non era nella migliore condizione, avevamo bisogno di freschezza ed era un momento in cui potevamo forzare la partita. Poi purtroppo Boga si è fatto male, ha una distorsione alla caviglia abbastanza importante".
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"L'ho visto sul momento, non ho rivisto le immagini. Su Boga ha avuto questa distorsione, l'intervento è stato deciso ma non per far male, la caviglia si è gonfiata molto, per un paio di settimane non sarà disposizione".
"Ho già detto che abbiamo in campo giocatori come Pasalic e Djimsiti. Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali. È come quando viene insultato in uno stadio, è più maleducazione che razzismo. Se fosse razzismo sarebbero insultati anche Pasalic perché va a colpire tutta l’etnia.
Spesso negli stadi si assiste a diversi insulti: tendo a pensarla così perché il razzismo è una cosa molto grave, molto peggiore che coinvolge più persone. Purtroppo sono cori maleducati rivolti a un giocatore. Io sono d’accordo che il razzismo va combattuto ma non va confuso; se continuiamo a fare di tutta l’erba un fascio allora siamo tutti razzisti. Mi dissocio da qualsiasi forma di maleducazione, di insulto. Nelle partite di calcio bisogna tifare la propria squadra, il razzismo è una cosa molto più seria che va combattuta”.