Manchester City, Guardiola: "La Juve è la Juve, in Italia è la squadra migliore"

11 Dicembre 2024
- di
Redazione JN
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Pep Guardiola Juventus Manchester City conferenza stampa Champions League 2024-2025
Tempo di lettura: 3 minuti

GUARDIOLA CONFERENZA JUVENTUS MANCHESTER CITY - Alla vigilia della sfida di Champions League, tra forse le due squadre più in difficoltà di questo periodo, il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha parlato in conferenza stampa, parlando anche dell'avversaria Juventus.

Verso Juventus Manchester City, la conferenza stampa di Guardiola

"La Juve è la Juve, in Italia è la squadra migliore, un club storico. Sono abituati a giocare sotto pressione, hanno moltissima qualità. Han fatto un lavoro eccezionale col Bologna, anche nella mentalità dei giocatori grazie all’allenatore. Ci vuole tempo per assestarsi. Riuscirà a creare quello che vuole l’allenatore e non vedo l’ora di incontrarlo domani".

Il recupero di Foden e Akanji

Non penso, forse qualche minuto però non penso. Ma è bello che sia tornato ad allenarsi e speriamo possa migliorare. Akanji? Non so ancora, per lui ci vorrà più tempo rispetto a Manu, ancora un paio di partite".

Sui difensori

Sì, li amo. Possiamo fare di meglio ma dobbiamo trovare qualcosa dentro di noi per ottenere risultati migliori. Non sono la persona ideale per dare questi giudizi. Sono soddisfatto di cosa sta facendo la squadra, devo garantire una buona prestazione e le partite di questa settimana sono importanti".

Le prossime tre partite

"Come già detto, non siamo nella posizione di fare questi commenti. Il fatto di vincere o meno più partite, affrontiamo una alla volta. Siamo in una posizione, come successo col Feyenoord e con l’Inter, in cui cerchiamo di vincere la partita. Dobbiamo fare punteggio per qualificarci".

La condizione della squadra

"La squadra sta bene, l’importante è avere la rotazione giusta. Abbiamo infortuni negli stessi reparti, soprattutto in difesa, e ci ha creato difficoltà. Noi spingiamo in ogni partita, queste cose capitano. Possiamo fare meglio ma cerchiamo di farlo con i giocatori a disposizione. Parliamo di un gruppo, mancano delle cose ma dobbiamo trovare la chiave giusta per ottenere i risultati".

Gli errori

"Questo è il modo in cui giochiamo, ci assumiamo la responsabilità delle conseguenze. Dobbiamo giocare in modo semplice, la nostra forza è il possesso palla. Corriamo come disperati quando non abbiamo la palla, quando ce l’abbiamo facciamo cose eccezionali. Siamo in un momento in cui facciamo cose non con il giusto ritmo, è una fase di transizione. Dobbiamo essere più semplici nell’approccio, riconquistando la fiducia in noi stessi. Muoverci tutti insieme e far evolvere il gioco nella maniera giusta, ma dobbiamo cambiare qualcosa anche a livello mentale".

La stanchezza di alcuni giocatori

"È una questione mentale, dobbiamo fare meglio le cose semplici. Il fatto che giocano continuamente è un periodo duro, hanno molta forza e non lo dimentichiamo. Loro sono sempre a disposizione, li ammiro tantissimo. Gli altri infortunati stanno tornando".

Cosa si impara da un periodi difficile

"Dobbiamo trovare soluzioni nella squadra e restituire tutto questo ai calciatori. Non è la posizione preferita per tutti noi ma la situazione non è sempre perfetta. È un privilegio gestire situazioni del genere: perdere tanto è un’eccezione, non è normale, ma devo prendere le cose come vengono. Abbiamo vinto in passato, abbiamo un sacco di record, ma dobbiamo trovare un giusto equilibrio per riprendere a vincere ed essere competitivi. Sono fiducioso che la situazione potrà migliorare. Ho fiducia nella mia squadra, dopo anni al City li conosco e so come si comportano. Se ci sono problemi cercheremo di risolverli, ci sono momenti di crisi succedono a tutte le squadre e cercheremo di tornare ai risultati.

Preferisco non imparare niente. La prendo come normalità, è eccezionale vincere così tanto. Ho detto tante volte in Inghilterra che prima o poi questo sarebbe dovuto succedere, queste cose possono accadere. Puoi uscire da situazioni del genere in più o meno tempo, ma uscirà sole presto. La prendo come assoluta normalità, succede a tutte le squadre, allenatori e giocatori di tutto il mondo. Eccezionale sarebbe vincere il Triplete ogni anno".

Ripresa

"Bisogna avere fiducia anche a seconda delle azioni che creiamo durante la partita. La fiducia ce l’abbiamo, se vogliamo difendere, attaccare, fare le cose in modo semplice con la fiducia necessaria. Dobbiamo imparare a fare le cose semplici nella maniera giusta. Non è questione di avere Ronaldo o Messi, ma tutti devono riprendere dal basso e gradualmente tornare ad essere la squadra che eravamo".

I problemi della Juventus

"Lottiamo per tornare a essere ciò che eravamo ma dopo 8 anni un periodaccio può starci. Torneremo ad essere chi siamo. Veniamo giudicati dai risultati. Non mi permetto di commentare la Juve, sono lontano. Ho visto le partite gli ultimi 3/4 giorni, sono sulla buona strada. Non è facile entrare in un posto nuovo e inserire subito tutte le cose nuove in società che ti danno l’obbligo come Juve, Milan e Inter. C’è bisogno di tempo. Io il primo anno al Manchester non ho vinto, ma mi han dato pazienza e abbiamo fatto la storia".

I numerosi pareggi dei bianconeri

"Normale, anche se venisse da 10 vittorie di fila non mi fiderei mai. Né della Juve né da altre squadre. Sappiamo chi siamo noi. Ho un grandissimo rispetto per la Juve, devo parlare ai miei giocatori ma in queste settimane abbiamo parlato solo di noi, per uscire da questa situazione. C’è rispetto per la Juve, ma dobbiamo guardare a noi per battere non soltanto la Juventus ma anche le squadre contro cui dobbiamo giocare nelle prossime settimane".

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