Ibrahimovic torna su Calciopoli: le parole dello svedese

1 Dicembre 2021
- Di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: < 1 minuto

JUVENTUS INTERVISTE IBRAHIMOVIC - Passato bianconero, presente rossonero. Zlatan Ibrahimovic, intervistato da Il Corriere della Sera, è tornato sul suo periodo a Torino, parlando in special modo dell'inchiesta che colpì la Juventus in quegli anni: 'Calciopoli'.

Calciopoli, parla Ibrahimovic

"Quegli scudetti li abbiamo vinti, e nessuno ce li può togliere. Nessuno può cancellare il sudore, la fatica, la sofferenza, gli infortuni, i gol. Per questo, quando dicono che in carriera ho vinto undici scudetti, li correggo: sono tredici. Moggi era uno che incuteva soggezione, anche se nona me. Come Berlusconi".

Il rapporto con Moggi

"Con me è stato il top".

Su Capello

"Capello mi ha insegnato a badare al gol. E mi ha massacrato, di continuo. Un uomo molto duro. Il primo giorno, dopo la conferenza stampa, i festeggiamenti e tutto, entro nello spogliatoio, lui sta leggendo la Gazzetta dello Sport, e io bello gasato gli faccio: “Buongiorno mister!”. Lui non posa il giornale. Resto un quarto d’ora lì, con la Rosea in faccia. Poi Capello si alza, chiude il Gazzettone, e se ne va, senza dirmi una parola. Come se non esistessi".

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