Juve, non è tutto da buttare: i lampi di luce nel periodo buio

14 Marzo 2024
- di
Martino Cardani
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Federico Chiesa
Tempo di lettura: 2 minuti

JUVENTUS SERIE A 2024- La Juventus non riesce a mettere fine a un periodo non proprio felicissimo: con il pareggio contro l'Atalanta (2-2 allo Stadium nella giornata numero ventotto della Serie A 2024), infatti, la Vecchia signora si vede scavalcata dal Milan. Oltre alla Coppa Italia non resta che l'obiettivo Champions. Ecco perché, soprattutto dopo lo scontro contro la squadra di Gasperini, non tutto è da buttare.

Juventus , cosa salvare dopo l'Atalanta nella Serie A 2024

Terza in classifica. In una stagione che ha, come obiettivo fondamentale, quello dell'ingresso nella prossima Champions League. Un periodo non ottimale, questo è vero, sta facendo storcere il naso a tifosi e addetti ai lavori ma, a dirla tutta, l'ambiente farebbe bene a compattarsi intorno a una squadra giovane di buone speranze.

Non tratteremo, qui, di Massimiliano Allegri. La Juventus non gioca bene ma, fino a dicembre 2023, riusciva a essere agganciata alla corazzata Inter, e questo tanto basta.

Tratteremo, invece, della necessità, anche per una squadra che è abituata solo a vincere, di compattare l'ambiente e provare ad avere più comprensione di un gruppo giovane che, di certo, sta mettendo voglia e impegno.

Juventus , le luci nel buio

Paradossalmente la partita contro l'Atalanta potrebbe essere la svolta. La Juventus, che ha preso due gol su tre occasioni subite, ha giocato una partita "non da Juve". Dominando il primo tempo in modo sterile, ma dominando ancora di più la ripresa, costruendo numerose palle gol e ribaltando il vantaggio di Koopmeiners.

Da qui bisogna ripartire. Da uno Stadium scatenato nell'incitare i propri beniamini e da una squadra che spinge, crea, inventa e segna. Magari non giocando benissimo, ma mettendo voglia e applicazione, schiacciando l'Atalanta con l'entusiasmo di chi, finalmente, dimostra di volersi meritare la maglia bianconera.

Juventus , cosa non va

Le cose che non vanno sono, sostanzialmente, sempre le stesse. La Juventus fatica a centrocampo e sembra che manchi un collante tra il fulcro del gioco e l'attacco. Un trequartista, insomma.

Attenzione, però, perché la regia resta un cruccio enorme: Locatelli non è nel suo ruolo e il meccanismo di creazione di gioco è macchinoso e non verticalizza con efficacia. Bisognerà costruire da qui, proteggendo la linea difensiva, inserendo un vero regista e trovando il modo di diminuire la distanza tra i reparti.

Non tutto rose e fiori, quindi, ma nemmeno da buttare via. La Juventus contro l'Atalanta ha mostrato di poter cambiare passo. La strada è tracciata e i ragazzi hanno bisogno di ciascun tifoso.

Martino Cardani

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