TUDOR LAZIO JUVENTU CONFERENZA STAMPA - Al termine della sfida tra Lazio e Juventus, valida per la 36ª giornata di Serie A, Igor Tudor ha commentato il pareggio dell’Olimpico con lucidità e orgoglio. L’allenatore bianconero ha analizzato i momenti chiave del match ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa, soffermandosi sull’espulsione di Kalulu, sui cambi decisivi nel finale e sulle prospettive della squadra in vista delle ultime due giornate. Dalle parole di Tudor emerge tutta la frustrazione per i due punti persi nel recupero, ma anche la consapevolezza della crescita mentale e tecnica del gruppo.
“Una bella gara, dispiace per come è finita e per non aver preso i tre punti. In ogni caso ci prendiamo questo punto, andiamo avanti ma i ragazzi hanno dato assolutamente il massimo. Gli ho fatto i complimenti nello spogliatoio. C’è rammarico perché mancava un minuto per prendere i tre punti. Gara concreta, è la seconda volta che chiudiamo in dieci e ci scontriamo contro le difficoltà. Ci concentriamo su quelli che in settimana ce la fanno e ci concentriamo sull’Udinese”.
“Dispiace tantissimo e in un momento di stagione come questo è incredibile. Ho visto l’immagine ed è un’ingenuità, c’è poco da dire. Lui è un ragazzo per bene, si vede che gli dà un calcio e accettiamo il rosso. Al ragazzo dispiace ma è un bravissimo ragazzo, ha grandi valori. Vediamo che cosa succede ora. Potrebbe essere che sentano la pressione. La gestione va con l’età e con l’esperienza. Possono succedere queste cose: sono bravi ragazzi, non cattivi.
Abbiamo un po’ pagato, ma si impara in fretta e si guarda avanti. Vanno fatti i complimenti ai ragazzi, hanno dato tutto”.
“I cambi sono fatti sempre per il bene della squadra: la prima cosa che ci diciamo in spogliatoio è stato chiedere scusa a chi è entrato e uscito. Di solito non lo faccio, ma erano cambi giusti per il bene della squadra e li ripeterei. La questione di Gatti è che gli vanno fatti i complimenti: ha avuto una frattura ed è venuto in panchina senza un minuto di allenamento. Ha una voglia di fare, senza allenamento, per la quale gli vanno fare i complimenti: è entrato da leader. E Dusan per i centimetriSi gioca tanto, chiaro che c’è nervosismo e c’è tensione, siamo una squadra giovane che paga un po’ questi errori. Mi sono piaciuti in tutto, non c’è niente che non mi è piaciuto”.
“Grazie per le belle parole, è sempre una situazione specifica ogni partita. Bisogna prepararle al meglio con quelli che ci sono: vediamo se recupera qualcuno, siamo in emergenza. Abbiamo buona motivazione e voglia di fare. Come ho detto prima, noi ci siamo. Abbiamo altri vicini, però penso che la mentalità e la voglia abbiano dimostrato che siamo molto dentro per raggiungere l’obiettivo che vogliamo”.
"Una domanda che non c’entra nulla. Non ti devo rispondere niente. Devo allenare la squadra, tutti sono disponibili, sono contento con chi ho. Penso all’Udinese. Questa domanda è tipica del mondo Lazio. Aggiungiamo alla sfortuna delle assenze, ma accettiamo tutto e giocheremo al massimo con quelli che ci sono. Noi ci siamo, l’abbiamo dimostrato oggi".
“Il momento specifico è sempre importante, si arriva alle ultime quattro, nelle quali giochi fuori casa contro Bologna e Lazio, che hanno un grande vantaggio. A Bologna pareggio che ci sta, oggi eravamo vicini. Si perderanno punti nelle ultime partite, anche quando non si pensa che li perdi. Dobbiamo assicurarci di non essere noi a perdere punti”.
“Non parliamo del passato, che è stato un bel passato. Si è fatta una scelta così. Non bisogna mai girarsi indietro, ma guardare avanti, vivere il presente. Il VAR è una grandissima cosa, ha cambiato il calcio in meglio, è benvenuto. Sono le cose in mezzo, come i rigorini, questi “rossini” che vanno combattute. Non fare l’attore e non buttarti: su quello mi piace meno il calcio rispetto a prima. Il VAR va sostenuto, è una gran cosa”.