Tudor dopo Lazio Juventus: “Ci prendiamo il punto. Futuro Juve? Servono innesti”

10 Maggio 2025
- di
Redazione JN
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Igor Tudor Lazio Juventus conferenza stampa Serie A 2024-2025
Tempo di lettura: 3 minuti

TUDOR LAZIO JUVENTU CONFERENZA STAMPA - Al termine della sfida tra Lazio e Juventus, valida per la 36ª giornata di Serie A, Igor Tudor ha commentato il pareggio dell’Olimpico con lucidità e orgoglio. L’allenatore bianconero ha analizzato i momenti chiave del match ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa, soffermandosi sull’espulsione di Kalulu, sui cambi decisivi nel finale e sulle prospettive della squadra in vista delle ultime due giornate. Dalle parole di Tudor emerge tutta la frustrazione per i due punti persi nel recupero, ma anche la consapevolezza della crescita mentale e tecnica del gruppo.

Tudor dopo Lazio Juventus: “Dispiace, ma ci prendiamo il punto”

“Una bella gara, dispiace per come è finita e per non aver preso i tre punti. In ogni caso ci prendiamo questo punto, andiamo avanti ma i ragazzi hanno dato assolutamente il massimo. Gli ho fatto i complimenti nello spogliatoio. C’è rammarico perché mancava un minuto per prendere i tre punti. Gara concreta, è la seconda volta che chiudiamo in dieci e ci scontriamo contro le difficoltà. Ci concentriamo su quelli che in settimana ce la fanno e ci concentriamo sull’Udinese”.

Espulsione di Kalulu: “Ingenuità, ma il ragazzo ha grandi valori”

“Dispiace tantissimo e in un momento di stagione come questo è incredibile. Ho visto l’immagine ed è un’ingenuità, c’è poco da dire. Lui è un ragazzo per bene, si vede che gli dà un calcio e accettiamo il rosso. Al ragazzo dispiace ma è un bravissimo ragazzo, ha grandi valori. Vediamo che cosa succede ora. Potrebbe essere che sentano la pressione. La gestione va con l’età e con l’esperienza. Possono succedere queste cose: sono bravi ragazzi, non cattivi.

Abbiamo un po’ pagato, ma si impara in fretta e si guarda avanti. Vanno fatti i complimenti ai ragazzi, hanno dato tutto”.

Cambi discussi e gestione del finale: “Scelte difficili ma necessarie”

“I cambi sono fatti sempre per il bene della squadra: la prima cosa che ci diciamo in spogliatoio è stato chiedere scusa a chi è entrato e uscito. Di solito non lo faccio, ma erano cambi giusti per il bene della squadra e li ripeterei. La questione di Gatti è che gli vanno fatti i complimenti: ha avuto una frattura ed è venuto in panchina senza un minuto di allenamento. Ha una voglia di fare, senza allenamento, per la quale gli vanno fare i complimenti: è entrato da leader. E Dusan per i centimetriSi gioca tanto, chiaro che c’è nervosismo e c’è tensione, siamo una squadra giovane che paga un po’ questi errori. Mi sono piaciuti in tutto, non c’è niente che non mi è piaciuto”.

Cosa manca alla Juventus per vincere?

“Grazie per le belle parole, è sempre una situazione specifica ogni partita. Bisogna prepararle al meglio con quelli che ci sono: vediamo se recupera qualcuno, siamo in emergenza. Abbiamo buona motivazione e voglia di fare. Come ho detto prima, noi ci siamo. Abbiamo altri vicini, però penso che la mentalità e la voglia abbiano dimostrato che siamo molto dentro per raggiungere l’obiettivo che vogliamo”.

Emergenze e concentrazione sull’Udinese

"Una domanda che non c’entra nulla. Non ti devo rispondere niente. Devo allenare la squadra, tutti sono disponibili, sono contento con chi ho. Penso all’Udinese. Questa domanda è tipica del mondo Lazio. Aggiungiamo alla sfortuna delle assenze, ma accettiamo tutto e giocheremo al massimo con quelli che ci sono. Noi ci siamo, l’abbiamo dimostrato oggi".

Pressione, errori e mentalità: “Siamo dentro l’obiettivo”

“Il momento specifico è sempre importante, si arriva alle ultime quattro, nelle quali giochi fuori casa contro Bologna e Lazio, che hanno un grande vantaggio. A Bologna pareggio che ci sta, oggi eravamo vicini. Si perderanno punti nelle ultime partite, anche quando non si pensa che li perdi. Dobbiamo assicurarci di non essere noi a perdere punti”.

Addio alla Lazio e VAR: “Non si guarda indietro, il VAR è utile”

“Non parliamo del passato, che è stato un bel passato. Si è fatta una scelta così. Non bisogna mai girarsi indietro, ma guardare avanti, vivere il presente. Il VAR è una grandissima cosa, ha cambiato il calcio in meglio, è benvenuto. Sono le cose in mezzo, come i rigorini, questi “rossini” che vanno combattute. Non fare l’attore e non buttarti: su quello mi piace meno il calcio rispetto a prima. Il VAR va sostenuto, è una gran cosa”.

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