ROVELLA JUVENTUS - Nicolò Rovella è uno dei giovani della Next Gen che la Juventus segue con maggiore interesse. A differenza di Fagioli e Gatti per lui la stagione 2022/2023 non ha previsto indossare la maglia a strisce bianco e nere, ma quella del Monza. TuttoSport però racconta che il piano della Juventus sarebbe quello di riportarlo alla Continassa la prossima stagione, tanto che sarebbero state rifiutate le offerte per lui del Manchester City. Intanto Rovella racconta allo stesso quotidiano torinese il suo piano per riprendersi la maglia bianconera. Queste le sue parole.
"Un po’ mi è anche dispiaciuto perché loro erano arrabbiatissimi e in un periodo un po’ così, ma solo un po’ perché ormai ero un giocatore del Monza e, quando sei in una squadra, devi dare il massimo per vincere contro chiunque. Anche contro i tuoi ex compagni".
“Di momenti belli ne scelgo due: il primo è stato l’esordio in casa con la Juve contro il Sassuolo quando sono entrato per Locatelli a un quarto d’ora dalla fine; il secondo la vittoria col Monza per 3-0 a Genova con la Samp. Il più brutto è il periodo che ha preceduto l’esonero di Stroppa”.
"Ovviamente tutti vorrebbero giocare nella Juve e sarebbe piaciuto anche a me, non lo nego. Però, se devo dire la verità, dico di no. Perché la scelta fatta fa parte di un percorso di crescita che ho iniziato dall’anno scorso quando ero in prestito al Genoa e credo che a ventuno anni sia più importante giocare con continuità e fare esperienza. E qui a Monza ho trovato Berlusconi e Galliani, un centro sportivo bellissimo, una società di alto livello e si ragiona come una grande squadra anche se siamo appena saliti in A".
"Lavorando a testa bassa e facendo il massimo per il Monza. La Juve è una conseguenza: prima bisogna lavorare bene e giocare bene. Qui al Monza il livello è alto e quindi si impara sicuramente".
“Questo lo sa il mio procuratore, ma io ho detto a lui: “Se devo andare via dalla Juve, ci vado solo per il Monza”. Se non fossi venuto qui, sarei rimasto a Torino”.
"Ogni tanto sì. E lui chiama anche Galliani. Lo ha fatto pure dopo Empoli…”.