Sarri gonfia il petto: "Sono il miglior debuttante sulla panchina della Juve negli ultimi 50 anni. Napoli? Vogliamo vincere il trofeo"

16 Giugno 2020
- di
Redazione JN
Condividi:
unews-juventus-maurizio-sarri-allenatore-bianconero-1y32233
Tempo di lettura: 3 minuti

JUVENTUS NAPOLI SARRI - É un Maurizio Sarri carico a pallettoni quello che si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro il Napoli, in programma domani sera allo Stadio Olimpico di Roma alle 21. Oltre a rispondere a domande squisitamente tattiche ed anche a considerazioni sulla stagione della Juve, il tecnico ha orgogliosamente rivendicato la bontà del suo lavoro sulla panchina bianconera. Ecco le sue parole.

Sarri, un bilancio del primo anno sulla panchina della Juventus

"In stagione al di là di qualche partita sbagliata il percorso è stato buono. I risultati per un allenatore al primo anno di Juventus sono i migliori degli ultimi 50 anni anche se nessuno se lo ricorda. Mi girano leggermente i coglioni quando dicono che in Italia non abbia vinto niente. Ho fatto 8 promozioni da una categoria all'altra e le ho fatte tutte sul campo. Non ho saltato una categoria. È un percorso difficile, sono contento di quello che ho fatto. Poi lavorando in un’ambiente in cui la vittoria è diventata quasi un’abitudine diventa più difficile. Però bisogna sempre ricordarsi che la vittoria è un evento eccezionale".

Sarri e il percorso fatto coi suoi giocatori alla Juve

"Ora vogliamo trasformare questo percorso in qualcosa di concreto. Non c'è possibilità di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, non abbiamo fatto 100 allenamenti collettivi. In più da qui in avanti non ci sarà più occasione di lavorare dato il calendario. Dal punto di vista mentale abbiamo passato un periodo difficile. Sono quei periodi inaspettati dalla vita in cui ti trovi davanti a qualcosa di mostruoso e inatteso: non ne esci come prima. Hai la possibilità di diventare migliore o di uscirne peggiore. Io ho trovato ragazzi migliori, più aperti, più sorridenti, più disposti al dialogo. Ho fatto anche io un percorso perché mi sono accorto di essere molto più paziente con loro. Credo sia dovuto al percorso fatto negli ultimi mesi".

Napoli-Juventus, le aspettative di Sarri

"Dal punto di vista dell’intensità non è che può cambiare molto in cinque giorni. È una partita particolare, difficilissima ed è complicata anche l’interpretazione dal punto di vista fisico. Ma fa parte dell’anormalità della gare di questo periodo. Nel Napoli ho visto la volontà di andare inizialmente a prendere alti gli avversari e poi ha cercato di aspettarli più bassi. Vediamo che tipo di atteggiamento avranno domani, sono difficili da affrontare perché sono solidi quando si chiudono e veloci quando ripartono. Sanno esprimersi su alti livelli in certe partite. Mi chiedete se è la finale che avrei sognato? No, è la finale che avrei voluto perché sono in finale. Del resto non me ne importa niente, nemmeno del Napoli. Sono concentrato solo su di noi e spero con la giusta determinazione e cattiveria che mi sembra di avere".

Sarri su Ronaldo

"Penso che lui abbia fatto come il resto della squadra. Bene per i primi 30 minuti poi si è un po’ affievolito, ma credo faccia parte del momento e della condizione fisica. Il ragazzo è stato generoso, a livello quantitativo ha fatto una buona prestazione gli manca un po’ a livello qualitativo ma penso che riguardi tutti. Il talento è cristallino non credo cambi qualcosa se gioca 5 metri più avanti o più indietro".

junews-juventus-cristiano-ronaldo-cr7-928736
Getty Images

Verso Napoli-Juventus, Sarri sul recupero di Higuain

"Penso che Higuain non possa essere recuperato. Fino a ieri ha fatto lavoro completamente differenziato. Aspettiamo i verdetti per oggi ma non penso ci siano novità. Abbiamo avuto il rientro di Ramsey per 20 minuti coi compagni, ma ieri era il primo giorno. Vediamo se c'è disponibilità per un piccolo spezzone di partita, dipenderà dalla discussione di stasera col ragazzo e con i medici".

Sarri su Mertens, recordman di gol nella storia del Napoli

"Mertens è un grande giocatore, era chiaro che sarebbe arrivato a questo obiettivo. Prima lo aveva Hamsik, ed entrambi sono giocatori entrati di diritto nella storia del Napoli. Mertens ha avuto la capacità di trasformarsi in un giocatore diverso rispetto a prima ed è esploso definitivamente con le qualità che ha".

Approfondimenti

Logo facebookLogo InstagramLogo X Twitter
© Copyright - Junews.it
chevron-down