Super League, il comunicato di Juventus, Barcellona e Real Madrid

8 Maggio 2021
- Di
Redazione JN
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COMUNICATO SUPER LEAGUE JUVENTUS - Continua la guerra tra Juventus, Barcellona e Real Madrid contro la Uefa. I tre club sono convinti della propria scelta e non vogliono fare nessun passo indietro. La Uefa, però, parla chiaro e non è disposta a riammette più i tre club nelle competizioni europee.

Il comunicato

I club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto. Inoltre vogliamo desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a FIFA e UEFA di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento.

Il progetto Super League è stato concepito congiuntamente dai dodici club fondatori:

  • Con lo scopo di fornire soluzioni all’attuale insostenibile situazione del settore calcistico. I dodici club fondatori hanno condiviso la stessa preoccupazione. Soprattutto nel contesto socio-economico corrente, che riforme strutturali siano indispensabili per assicurare che il nostro sport permanga di interesse e sopravviva nel lungo periodo;
  • Con il massimo rispetto per le attuali strutture e per l’ecosistema del calcio. I club fondatori hanno espressamente convenuto che la Super League avrà luogo quando riconosciuta da UEFA, da FIFA o da entrambe, oppure quando, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili, considerata quale competizione compatibile a tutti gli effetti con il permanere dei club fondatori nelle rispettive competizioni domestiche. Tuttavia, a dispetto di tali circostanze, UEFA e FIFA si sono sinora rifiutate di stabilire un adeguato canale di comunicazione; e
  • Al fine di apportare stabilità finanziaria all’intera famiglia del football europeo, attualmente impattata da una crisi profonda che minaccia la sopravvivenza di molti club. Testimonianza di questo sono gli impegni annunciati a destinare annualmente fondi di solidarietà di importo garantito, rispetto a quelli distribuiti da UEFA, e a rafforzare le regole di sostenibilità finanziaria, attraverso la creazione di un chiaro, trasparente ed efficace sistema di controllo, soggetto a verifiche da parte di esperti.

I dodici club che ne hanno aderito

  • I dodici club fondatori hanno condiviso come la Super League rappresenti un’opportunità unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile. Il voler rafforzare l’interesse globale nel calcio, che non è un fatto immutabile e che è soggetto a nuovi trend generazionali. Inoltre, hanno condiviso uno degli obiettivi principali che è la promozione del calcio femminile, una enorme, ma attualmente sottostimata, opportunità per il settore.
  • Siamo totalmente consapevoli della diversità di reazioni all’iniziativa della Super League e, conseguentemente, della necessità di riflettere sulle ragioni di alcune di esse. Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico che ci hanno indotti ad annunciare la Super League, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico.
  • Ci rincresce vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con UEFA. Poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi.
  • Soprattutto, ribadiamo a FIFA, UEFA e a tutti gli stakeholder del calcio, il nostro impegno e la nostra ferma volontà di discutere insieme, con rispetto e nell’osservanza dei principi di diritto ma scevri da intollerabili pressioni. Le soluzioni più appropriate per la sostenibilità dell’intera famiglia del calcio.

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