Il PAGELLONE della stagione della Juventus della redazione di Junews.it

9 Giugno 2023
- Di
Martino Cardani
La Juventus esulta dopo il gol di Vlahovic a Siviglia
Tempo di lettura: 5 minuti

JUVENTUS PAGELLA STAGIONE 2022- Eccoci qui, a tirare le somme di una stagione veramente complicata per la Juventus. Praticamente mai, infatti, la squadra di Allegri ha potuto lavorare in condizioni di libertà mentale, scossa dalle vicende extra campo e dalle penalizzazioni. Andiamo a dare un voto a ciascuno dei bianconeri nella pagella della stagione 2022!

I voti dei giocatori della Juventus nelle pagelle della stagione 2022

SZCZESNY, 7.5- Dopo una stagione, quella 2021/22, in cui era stato fortemente criticato, il portierone polacco torna ai suoi livelli. Una delle note liete della stagione della Juventus: tante grandi parate, spesso decisive, contornate da un atteggiamento da estremo difensore maturo e sicuro. RICONFERMA.
PERIN, 7- Lo guardi giocare e pensi che il ruolo di vice gli stia troppo stretto. Un'annata nella quale, quando chiamato in causa (abbastanza spesso a dire il vero) ha sempre fatto grandi cose. Le due parate incredibili contro lo Sporting in Europa League sono la sintesi dell'impegno e della concentrazione che il ragazzo ci mette. Sempre. RINCALZO D'ECCELLENZA.
DANILO, 7.5- Il primo a metterci la faccia, in campo e fuori. Assume il ruolo di capitano e di leader, tanto che la maglia bianconera sembra averla tatuata sulla pelle. Benissimo in difesa, pericoloso in attacco, utile in impostazione. Se la barca avesse dovuto affondare di certo l'avremmo trovato al timone. GUIDA.
BREMER, 6.5- Alterna momenti straordinari a cali di forma e di prestazione che, spesso, costano cari alla Juventus. La Vecchia Signora resta comunque una difesa difficile da battere, ma non dà l'impressione di solidità dei bei tempi andati. Il brasiliano fa il suo, anche in fase offensiva. POSITIVO.
GATTI, 7- Una bella sorpresa. Dopo un inizio che aveva fatto storcere il naso anche a parecchi addetti ai lavori il ragazzo dimostra che la fiducia riposta in lui era più che meritata. Tanta grinta, ottime capacità difensive, sta imparando pure a impostare. Per voglia e stile di gioco ricorda un giovane Chiellini. Ci auguriamo che possa fare lo stesso percorso. SORPRESA.
ALEX SANDRO, 5- Che fatica. Il brasiliano, pur avendo dato qualche segnale di ripresa in alcune partite, continua il suo trend negativo. Che pare non interrompersi mai. La sensazione è che, spesso, sia in difficoltà davanti alle pressioni e al ritmo frenetico delle competizioni europee e in Serie A. IN DIFFICOLTA'.
BONUCCI, 5.5- Gioca poco e, quando lo fa, non è costante. Partite da leader difensivo e con impostazioni illuminanti, partite in evidente affanno. Danilo lo offusca come capitano. Leonardo pare alla fine del percorso in bianconero, pur essendosi di fatto confermato per un anno. STANCO.
CUADRADO, 5.5- Il cuore vorrebbe il 6, la realtà forse un 5. 5.5 di stima a un vero e proprio veterano della Juventus che, anche nei momenti di difficoltà, ha dimostrato grande attaccamento alla maglia e voglia di rivalsa. Troppi errori in fase difensiva e di impostazione, non più incisivo come suo solito in fase offensiva. L'età avanza e, purtroppo, si nota. Potrebbe lasciare Torino dove, comunque, verrà sempre ricordato con riconoscimento e affetto. SPUNTATO.
LOCATELLI, 6- Senza infamia e senza lode la prestazione del centrocampista bianconero, che continua a dare la sensazione di essere schierato in un ruolo non suo. Quando, infatti, si riappropria delle sue doti da regista e incursore, sa ancora fare male, regalando geometrie e ordine alla Juve. Peccato accada troppo poco spesso e in numerose partite abbia girato a vuoto. FUOR D'ACQUA.
FAGIOLI, 7- Il miglior Under 23 della Serie A 2022/23 secondo la Lega. Parte in sordina rispetto a Miretti, esplode durante la stagione con prestazioni costanti e sorprendenti. Gioca da veterano, corre, si strugge per la Juventus. Una delle intuizioni più luminose di Max Allegri. GOLDEN BOY.
RABIOT, 7- Ottima stagione del francese, l'ultima a Torino. In un centrocampo spesso in affanno è stato proprio Rabiot a garantire l'unione tra i reparti e gli inserimenti necessari a creare pericoli agli avversari. Un peccato vederlo salutare proprio nell'annata in cui ha finalmente dimostrato le sue doti. PERNO.
MIRETTI, 5- Parte bene poi, lentamente, si spegne. Tanto che la società starebbe pensando a un prestito per permettergli di crescere lontano dalle pressioni della Juventus. Il ragazzo ha talento, si farà. ACERBO.
PAREDES, 4.5- Oggetto dei desideri della società e di molti tifosi, non riesce a risolvere i problemi per cui era stato interpellato. Nervoso, spesso sottoritmo. Ci si aspettava decisamente di più da chi, a dicembre, si è laureato campione del mondo. DELUSIONE.
POGBA, 3- Non tanto per quanto fatto in campo (nei pochi minuti che ha concesso alla Vecchia Signora ha dimostrato ancora la sua tecnica e quanto potrà essere decisivo), quanto per le scelte scellerate che l'hanno portato a perdere l'intera stagione. FANTASMA.
KOSTIC, 6.5- Viene preso per creare azioni d'attacco e fare assist e lui svolge al meglio il suo compito. Sembra sempre sul punto di fare un ulteriore salto di qualità, poi si perde. Nel finale di stagione, complice il largo utilizzo e la stanchezza, è in visibile calo di forma. Tutto sommato, comunque, stagione positiva. ASSIST-MAN.
CHIESA, 5.5- Il voto avrebbe potuto essere 5 per alcune prestazioni non certo da lui. Le attenuanti, tuttavia, sono molte: dal rientro complicato dall'infortunio (il suo gioco fatto di strappi e scatti necessita di una forma fisica impeccabile), a un modulo che spesso non ha certo esaltato le sue doti, tutt'altro. In ogni caso, quando schierato, in molte occasioni ha tradito le aspettative. Nel finale di stagione ha lanciato messaggi incoraggianti per la prossima. CONVALESCENTE.
VLAHOVIC, 4.5- Non il giocatore e il ragazzo che la Juventus e i suoi giocatori si aspettavano. Se anche per Dusan possono esserci le attenuanti (il gioco di Allegri di certo non favorisce un centravanti dal suo stile di gioco), il serbo ha certamente deluso, non riuscendo a dimostrare né in termini di reti, né in termini di prestazioni la sua fama e, perché no, il suo costo. Vedremo se lascerà la Juventus e si trasformerà in un rimpianto o se riuscirà a riscattarsi in maglia bianconera. ASSENTE INGIUSTIFICATO.
MILIK, 6- Preso per essere un sostituto, si trova a dover tirare baracca e burattini a lungo. Nella fase centrale della stagione è imprescindibile. Dopo l'infortunio cala nettamente, chiudendo in calo. Un'operazione low cost comunque ben riuscita. PROVVIDENZIALE.
KEAN, 5- In crescita nell'ultima fase della stagione, tanto che 5.5 avrebbe potuto non essere una bestemmia calcistica. Troppo poco, comunque, nell'arco dell'anno. Anche perché la Juventus aveva puntato su di lui a un prezzo piuttosto elevato. Le belle prestazioni dell'ultimo mese di stagione fanno sperare a un 2023/24 più da protagonista. APPASSITO.
DI MARIA, 5.5- La rabbia di vederlo andarsene in sordina, tra i fischi dello Stadium non giustificherebbe un'insufficienza più netta. Anche perché, quando ha messo in campo il vero se stesso, ha deliziato il pubblico bianconero con giocate da campione quale è. Peccato per l'incostanza. RIMPIANTO.
ILING-JR., 6.5- Il ragazzino guadagna fiducia e minuti nel finale di stagione e...Che bravo! Voglia, grinta, tecnica, cross e tiro. La Juventus pare aver trovato un esterno di grande prospettiva. Continua così, Iling! SPERANZA.

ALLEGRI, 5- Insufficiente l'operato dell'allenatore. Bravo a gestire un gruppo continuamente vessato da alcune scelte discutibili in termini di penalizzazioni e chiarezza, assolutamente non sufficiente per quanto visto dalla squadra in campo. Terribile la prestazione in Champions, malissimo nella prima fase della stagione, quando la sua Juventus pare in balia di ogni avversario. Non è chiaro se sarà l'allenatore della stagione 2023/24: se lo fosse, prima ancora che ai giocatori, dovrà pensare a qualcosa di nuovo per una squadra lenta e prevedibile, che fatica troppo a creare azioni e pericoli.

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Martino Cardani

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