Rabiot: "Spero di vincere altri titoli con la Juventus"

29 Febbraio 2024
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Adrien Rabiot 200 presenze Juventus intevista
Tempo di lettura: 2 minuti

RABIOT 200 PRESENZE JUVENTUS INTERVISTA - 200 presenze con la Juventus per Adrien Rabiot che non ha potuto festeggiare a dovere a causa dell'infortunio rimediato nel corso della sfida con il Frosinone. Il club però lo ha omaggiato della maglia celebrativa durante l'allenamento successivo alla Continassa e con un'intervista rilasciata ai canali ufficiali del club. Ecco le parole del francese che suona alla carica e dimostra di avere intezione di dare il suo apporto alla Juventus ancora per molto.

200 presenze con la maglia della Juventus, il ricordo di Rabiot

"Il primo anno è stato difficile, il dovermi adattare a una nuova squadra e a un nuovo Paese non è stato facile ma la squadra mi ha accolto molto bene e alla fine abbiamo vinto lo scudetto. Per me è stato incredibile vincere in Italia. Per me vincere uno scudetto con la Juve è stata una delle cose più belle che ho vissuto, non abbiamo potuto festeggiare con i tifosi per il Covid e spero di vincerne altri. Il 2020 è stato un periodo un po' buio. Il primo gol con la Juve è stato strano, a San Siro contro il Milan ma senza i tifosi. Non ho potuto festeggiare come avrei voluto".

Il soprannome "Cavallo pazzo"

"Sì, un tifoso mi ha regalato la maschera da cavallo e ce l'ho ancora a casa. Il rapporto con i tifosi della Juve è cresciuto continuamente, essere amato è importante, per poter dare il massimo".

Il rapporto con Allegri

"Abbiamo un buon rapporto, mi voleva già quando giocavo al PSG, prima che arrivassi alla Juve quando c'era Sarri in panchina. Avevo già parlato con Allegri l'anno prima, ma poi andò via. Il rapporto è iniziato lì, poi è tornato e la cosa che mi piace di più del mister è che è davvero un grande professionista. Ci sono pochi allenatori così".

Capitano bianconero

"Questo oggetto è veramente importante per me, vuol dire tanto. L'ho indossata con il Milan a San Siro ed ero emozionato. Questo è uno dei ricordi più belli della mia esperienza alla Juve. Sono orgoglioso, è un onore per me. Sono arrivato a 24 anni, sono qui da 5 anni ed è importante essere apprezzato ed essere stato nominato come uno dei capitani. Cerco sempre di dare il massimo. Sono grato e orgoglioso della mia esperienza alla Juventus, arrivare a 200 partite è molto bello. Continuerò a fare il mio meglio in campo".

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