Giuntoli: "Vicini a Fagioli. Nostro compito rieducarlo non punirlo"

16 Ottobre 2023
- Di
Viola Meacci
Categorie:
Cristiano Giuntoli Juventus Allegri intervista Fagioli
Tempo di lettura: 3 minuti

GIUNTOLI JUVENTUS ALLEGRI INTERVISTA - Nel fine settimana è andato in scena il Festival dello Sport a Trento, organizzato da La Gazzetta dello Sport. Tra gli ospiti anche Cristiano Giuntoli. Nella sua lunga intervista il ds della Juventus ha trattato tanti argomenti, compresi il rapporto con Allegri, il big match imminente con il Milan e la questione Fagioli-scommesse illegali. Queste le sue parole. 

Juventus, l’intervista di Giuntoli su Allegri

"Sono di Agliana, dove ha cominciato lui ad allenare. Corsi e ricorsi storici… Come mi ha sorpreso? Con la grande personalità che lo accomuna ai grandi. Per ottenere i risultati tutti devono essere convinti che quello che si sta facendo sia la cosa giusta, lui ha il carattere per farlo. Quello che mi ha sorpreso è l'applicazione, la dedizione al lavoro come se fosse il primo giorno".

Come si sceglie un giocatore

"Dobbiamo prendere tantissime informazioni, mi piace parlarci, capire la provenienza della famiglia, la sua vita in precedenza. Per sbagliare meno bisogna prendere tante informazioni, guardare video, incrociare dettagli con collaboratori, andare a vederlo. Poi si va di emozioni, cerchi di capirne l'essenza, la sensazione di pancia. Negli ultimi tempi va di moda confrontarsi con i numeri, li uso più per confrontare le emozioni e le informazioni che ho raccolto".

Sul mercato invernale

"Pensiamo di avere giocatori di grande livello, vogliamo crescere con loro. A volte questo calcio fa bruciare tappe ma ci vuole pazienza, dobbiamo metterli nelle condizioni di esprimersi. Il mood che creiamo è importante per i risultati, dobbiamo sfruttare al meglio le caratteristiche della squadra. 

Stiamo valutando tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione, ci stiamo anche riuscendo. La strada secondo me è quella giusta, c'è ancora qualche mese prima di gennaio e dobbiamo capire se c'è qualche opportunità. 

Alcuni non si sono ancora espressi, penso a Iling e Nicolussi... Poi vediamo se ci sono opportunità, non è mai facile. Non prometto niente ma saremo vigili e attenti".

Perché ha scelto la Juve

"La passione per la Juve, oltre al fascino e al blasone. La Juve è sempre la Juve, torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, ci vorrà tempo. Una bella sfida, vogliamo fare un calcio competitivo ma anche sostenibile. Credo sia doveroso e corretto nei confronti del popolo italiano, dei tifosi, che stanno battagliando.

La cultura del lavoro, ci sono collaboratori molto bravi e li ringrazio. C'è un club che ha voglia di fare cose importanti, pensando che il quotidiano ti dia quel mattone per costruire la casa. Poi la grande forza, che ci permetterà di riportarla dove merita. Dobbiamo continuare a coltivarla. Grande disponibilità da parte di tutti, io sono arrivato da solo e mi hanno accolto come un fratello. C'è voglia, applicazione, determinazione, dobbiamo elevare questi valori a potenza".

Obiettivi

"Non ci mettiamo limiti, vogliamo fare le cose giuste il prima possibile".

Giovani italiani nella Juventus

"Ci sono già tanti ragazzi che dovranno portare a coloro che verranno dall'estero i lavori segreti della Juve. Avere uno zoccolo duro è sempre positivo, cercheremo di aumentarlo. In questo mercato dobbiamo pensare anche all'estero, a mercati meno battuti, per la sostenibilità".

Sulla Next Gen

"Molto importante dal punto di vista tecnico, per non avere spese folli, ma anche perché gli stranieri possono acquisire quel senso di appartenenza necessario per diventare grandi. Si trovano in Prima squadra dopo aver già respirato quell'aria, è molto importante per il futuro. Yildiz, Huijsen, Soulè, Iling... Hanno fatto un grande lavoro nel selezionarli, siamo molto fiduciosi. Esempio poco seguito? Non so, c'è bisogno di investimenti e dopo il Covid è stato difficile. Ora c'è l'Atalanta e spero che anche altri si affacceranno a questa realtà".

Lotta Scudetto

"Ci sono progetti partiti prima, Milan, Inter, lo stesso Napoli... Noi vogliamo crescere, tornare in Champions, lo scorso anno eravamo terzi ma non siamo in Champions. Portare la Juve in Champions aiuterebbe ad aumentare il valore dei giocatori e la loro autostima. Non facciamo voli pindarici, basta arrivare nelle prime 4. Poi in primavera vedremo".

Questione Fagioli

"Siamo molto dispiaciuti, gli siamo vicini. Avvertimmo illo tempore la Procura Federale, il giocatore con i suoi avvocati si è messo subito a disposizione. Il nostro compito non è quello di punirlo ma di rieducarlo, ci penseranno le autorità competenti. Qui abbiamo grandi responsabilità per il futuro".

Su Milan Juventus

"Sarà molto bello. Partite dalla panchina? No, ora sono in tribuna, il ruolo me lo impone. Forse si soffre di più ma cerco di stare abbastanza lucido, non bisogna vivere di pancia valutando le partite, serve calma per avere un quadro lucido".

“San Siro? Dobbiamo mantenere questa direzione, voler fare senza paura. Poi una squadra di giovani deve dimostrare la personalità, la voglia di vincere. Un crocevia importante non per i punti ma per l'autostima, cerchiamo una consapevolezza che ancora non abbiamo e che una partita così può dare".

Su Vlahovic e Chiesa

"Chiesa non lo so, vedremo nelle prossime ore. Vlahovic sta meglio, ha fatto qualche passetto con la squadra e pensiamo di poterlo schierare".

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