Nantes-Juventus, le pagelle della gara di Europa League

23 Febbraio 2023
- Di
Martino Cardani
Di Maria, vera star della serata vittoriosa della Juventus a Nantes
Tempo di lettura: 3 minuti

NANTES JUVENTUS PAGELLE- Ecco le pagelle della redazione di Junews.it per la gara di Europa League tra Nantes e Juventus.

Le pagelle di Nantes - Juventus , straordinario Di Maria

SZCZESNY, 7. Spettatore per quasi la totalità della gara, viene svegliato nel finale. Un po' come quando suona la sveglia alle 6.55 invece che alle 7. Invece di scomporsi e imprecare, chiude la saracinesca e dà un senso alla sua serata. Comunque non facile mantenere la concentrazione. Voto 7, attento.
DANILO, 6.5. Voto assegnato in blocco alla difesa. Non tanto per errori o insicurezze, quanto perché i tre si limitano al compitino. Non brilla come al solito in fase di costruzione e in attacco, ma la fascia di capitano conferisce alcune responsabilità che non può dimenticare. Così presidia la difesa. 6.5, ordinato.
BONUCCI, S.V.
BREMER, 6.5. Vedi Danilo. Ordinato e preciso in difesa, non va oltre il dovuto. Non male, soprattutto perché i francesi, se non per qualche ripartenza, creano molto poco. Il merito, tutto sommato, sarà anche suo. 6.5, solido.
ALEX SANDRO, 7. Voto di incoraggiamento. Difficile capire se scenderà in campo il vecchio Alex Sandro o il fantasma che l'ha sostituito nelle ultime stagioni. In questa serata europea, seppur impreciso e, qualche volta, un po' disattento, si propone e attacca con antica verve. E allora incoraggiamolo. 7, incoraggiante.
DE SCIGLIO, 6.5. Si propone, ci prova. Delizia anche con uno stop che non è certo nel suo repertorio. Il compito è svolto, l'impressione è che manchino lo spirito di iniziativa e quell'incoscienza dei fuoriclasse. Resta, comunque, un punto fermo di Allegri e della Juventus. 6.5, sicurezza.
CUADRADO, 5.5. La voglia c'è, la corsa pure. Manca la precisione che l'ha reso un'arma devastante sulla fascia bianconera. Sbaglia un gol fatto, forse per la fretta. Imperdonabile, seppur comprensibile per la foga e la voglia di vincere, il fallo che gli costa il giallo. Sembra che le (tante) energie stiano tornando, ma vanno incanalate nelle giuste direzioni. Voto 5.5., impreciso.
FAGIOLI, 7.5. Non si vede in modo clamoroso ma c'è, sempre. I due gol del primo tempo hanno il suo zampino, in ogni azione d'attacco della Vecchia Signora c'è lui, giovanissimo. Bene i passaggi, bene la corsa, bene la copertura. Dovesse migliorare in zona realizzativa... Voto 7.5, inventore.
LOCATELLI, 6. Copre, corre, costruisce (stasera meno del solito), calcia. Rispetto ad altre serate appare meno, forse impegnato a mantenere solide le fondamenta per le scorribande di Fagioli. Partita sufficiente ma ci aspettiamo qualcosa di più, almeno chi scrive. Voto 6, sfuggente.
RABIOT, 5.5. Scrivendo le pagelle mi sono fermato più volte a verificare che non fosse stato sostituito nella ripresa. Dopo un primo tempo incoraggiante, che fine ha fatto? Certo, ha svolto il solito lavoro di interdizione e di unione dei reparti. Non basta, però, per la sufficienza. Voto 5.5, calante.
KOSTIC, 7. Si accende a intermittenza ma, quando lo fa, sono dolori. Assomiglia ai ragazzi che sembrano distratti e poi, una volta interrogati, ripetono tutta la lezione. Piedi delicati, gran capacità di cross e di assist. Si merita un buon voto per un paio di accelerazioni devastanti (e un palo clamoroso). Voto 7, intermittente.
ILING, S.V.
DI MARIA, 10. Non è Nantes-Juventus. Questa è Nantes-Di Maria. Altro livello, altra classe. Il pensiero corre più della palla sul campo bagnato, vede e disegna cose che noi umani non possiamo neanche immaginare. Il primo gol è una perla da storia del calcio. Il rigore procurato un insieme di classe e determinazione che incanalano la partita a Torino. Ogni tanto sembra un pesce fuor d'acqua, quando qualcuno dei suoi compagni non sembra in grado di comprendere le sue intenzioni. Il voto? 10, LEGGENDA.
PAREDES, S.V.
KEAN, 5. Il suo grande problema. Segna, certo. Eppure non dà quasi mai l'idea di essere in grado di cambiare la partita. Spesso impreciso, è un "vorrei ma non ci riesco". Una delle poche note stonate nella vittoria di Nantes. Voto 5, impalpabile.
VLAHOVIC, 6. Entra con voglia e si vede. Corre, pressa, attacca la porta e calcia. Nulla di straordinario, in una gara già chiusa e in controllo. Buon per lui che Di Maria abbia segnato (anche) di testa, perché la ribattuta fuori da un paio di metri avrebbe chiamato vendetta. Voto 6, volonteroso.

Martino Cardani

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